Sapete perché si chiamano così? Il nome e la loro forma deriva dal tradizionale chignon basso che le donne siciliane portavano un tempo.
Soffici e golose, ho provato a realizzarle a casa.
Preparate con un impasto poco dolce sono pazzesche con il gelato o la granita ma anche solo farcite con marmellata o crema alla nocciola.
Ho utilizzato il burro di Latte Tigullio, prodotto da panna pastorizzata e con un sapore autentico.
Ricetta in collaborazione con @cimettolozucchero
Ingredienti
Per 10 brioche
500 g di farina manitoba
220 g di latte intero
100 g di burro a temperatura ambiente di Latte Tigullio
2 uova
70 g di zucchero
1 cucchiaino di miele
15 g di lievito fresco
1 cucchiaio di pasta di arance
1 cucchiaino estratto di vaniglia
scorza grattugiata di un limone
un pizzico di sale
Per spennellare
1 tuorlo
20 g latte intero
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Preparazione
Prepara l’impasto.
Nella planetaria con gancio a spirale versa tutti gli ingredienti tranne il burro ed inizia ad impastare.
Taglia il burro morbido a pezzetti e versa la prima metà. Impasta fin quando non sarà completamente incorporato poi aggiungi l’altra metà.
Impasta 10-15 minuti fin quando l’impasto non sarà incordato.
Trasferisci l’impasto in un’ampia ciotola, coprila con pellicola trasparente e fai risposare in forno spento per 2 ore circa.
Trascorso il tempo di lievitazione riprendi l’impasto e dividilo in parti da 100g e queste in una da 80 e una da 20 cm.
Con quella più grande forma una pallina, allarga il centro e posiziona la pallina più piccola al centro (tuppo).
Posiziona le brioche distanziate tra loro su una teglia ricoperta di carta da forno e lascia lievitare fino al raddoppio (circa 30 minuti).
Spennella con tuorlo e latte e fai cuocere per 15-20 minuti in forno statico preriscaldato a 175° (fin quando saranno belle dorate).
Una volta fredde conservale in un contenitore ermetico o in sacchetti alimentari.